giovedì 14 dicembre 2017

La storia di Babbo Natale


Conoscete la vera storia di Babbo Natale? Ha origine molti secoli fa a Myra in Asia Minore, nell’attuale Turchia. In quella città viveva un uomo che si sarebbe distinto per le sue opere di carità: San Nicola. Ci sono sono le leggende sulla sua vita ma quella più celebre è la storia delle tre ragazzine costrette dalla famiglia a prostituirsi a causa delle loro condizioni di povertà. La leggenda narra che San Nicola, mosso a compassione, fece recapitare al padre delle ragazzine tre sacchi pieni d’oro, nell’arco di tre notti. Le prime due riuscì a introdurre i sacchi tramite una finestra aperta ma la terza notte la finestra era chiusa. San Nicola non si perse d’animo, si arrampicò sul tetto e lasciò cadere il terzo sacco dal camino. Le ragazzine riuscirono a liberarsi dalla prostituzione e trovare marito grazie alla dote di San Nicola che da quel momento venne riconosciuto come il protettore dei bambini. Il 6 dicembre, si celebra la sua festa e per lungo tempo proprio il 6 dicembre è stata la festa dei regali ai bambini e in alcuni Paesi lo è ancora.

Dalla Turchia il culto di San Nicola si diffuse velocemente in tutta Europa ma venne abolito durante la riforma protestante perché contraria al culto dei santi. Il ruolo di San Nicola come dispensatore di regali venne sostituito da Gesù bambino  che porta i doni ai bambini tra il 24 e il 25 dicembre. 

Ma serviva anche un personaggio che punisse i bambini che si erano comportati male durante l’anno, e la figura di Gesù non era adatta allo scopo. 

 

Assunse quindi importanza una figura pre-cristiana del folklore germanico già associata a San Nicola in qualità di suo servo-aiutante: Krampus, un demone dall’aspetto caprino, dalle corna appuntite e con una lunga lingua rossa che va in giro la notte del 5 dicembre con un fascio di rami secchi in cerca di bambini cattivi. Krampus può limitarsi a lasciare un ramo secco come dono ai bambini cattivi ma può decidere anche di rapirli, gettarli in un fiume o mangiarli. 


Sia Krampus che Gesù bambino vennero gradualmente dimenticati in favore di San Nicola, che tornò in auge quando gli Olandesi emigrarono negli Stati Uniti. Gli Olandesi erano devoti a San Nicola, che chiamavano Sinterklaas e importarono il suo culto anche nel nuovo mondo dove Sinterklaas sarebbe divenuto Santa Claus grazie al contributo di alcuni scrittori, poeti e illustratori, tra i quali i due newyorkesi Moore e Nast.

Nel 1822 Clement Clark Moore scrisse una poesia per i propri figli intitolata A visit from Saint Nicholas, anche nota come The Night Before Christmas, che ebbe un grandissimo successo e venne pubblicata su diversi giornali. Moore modificò le figure tradizionali di San Nicola e SinterKlaas dando loro dei tratti di un allegro elfo panciuto dalla barba bianca che entra in casa di notte attraverso il camino.

Nel 1862 l’illustratore Thomas Nast ne diede un’immagine ancora più definita sulla rivista Harpers Weekly raffigurandolo come un omone panciuto con abito rosso, con risvolti di pelliccia bianca, che vive al polo nord e si muove con una slitta trainata da 8 renne. Nacque così il Santa Claus che tutti conosciamo la cui immagine venne fissata in modo definitivo da un’importante campagna pubblicitaria della Coca Cola del 1931.

 

Santa Claus nacque quindi in Turchia, si spostò in Europa, emigrò negli Stati Uniti, e ritornò in Europa. La trasformazione da San Nicola a Santa Claus è durata molti secoli e contrariamente all’immagine consumista che ha assunto negli ultimi decenni è una figura molto più legata alle origini cristiane di quanto si possa pensare immaginare. Buon Natale a tutti.

1 commento: